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PAOLO CANEVARI

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Se devo indicare una data di inizio per la realizzazione di "Still got dreams" penso ad una domenica di metà novembre 2006:
avevamo qualche brano pronto dei quali un paio già "rodati" dalle esibizioni live e volevamo riascoltarli in una registrazione
che ci permettesse di valutarne i pregi ed i difetti. Con una giornata nello studio di Giacomo Lampugnani, suonando tutto live in "presa diretta"
( tranne le voci) ci siamo trovati tra le mani un "demo" di otto brani che sarebbe diventato le fondamenta sul quale costruire il nuovo cd.
Massimo Visentin, che aveva mixato e pubblicato (e a mio personale parere salvato) il nostro primo cd, è stata la prima persona alla quale abbiamo
pensato per avere un’opinione obiettiva sui nostri nuovi brani. Nel giro di pochissime settimane, dopo un’incontro in pizzeria, avevamo addirittura
fissato la data di inizio lavori. 9 Giugno 2007 e Massimo sarebbe stato il produttore del cd.
Come programmato, alla data prevista, eravamo a Calliano (AT) a montare la strumentazione e a dare inizio alle registrazioni.
Abbiamo alternato l’utilizzo dello studio con un grande della musica italiana quale è Paolo Conte, pertanto abbiamo registrato per una settimana
al mese per tutta l’estate (piùqualche giorno di ottobre) iniziato il lavoro di editing e di mixaggio ad ottobre e quello di masterizzazione
a febbraio.

La nostra tabella lavorativa è stata:
ore 8:00 partenza da casa - 9:30 arrivo in studio
9:30 - 10:00 caffè e cazzeggio
dalle 10:00 alle 13:30 lavoro, sigarette ( tante, ma tante by Max e Jimmy)
13:30 - 14:30 circa pranzo da Alfonso (cucina grandiosa ai prezzi "di una volta", vorrei menzionare durante le "session" di agosto
due piatti di peperonata polverizzati da Jimmy . . . che poi si è lamentato tutto il pomeriggio di non essere in gran forma per le parti vocali :)    )
14:30 (15:00) - 20:00 Lavoro (con caffè, tè . . . sigarette . . . e pochissimo cazzeggio !)

A questo punto penso che sia esplicativo riportare l’introduzione della nostra cartella stampa, che dice tutto ed in modo sintetico, sull’approccio
che abbiamo avuto nella realizzazione del cd:




STILL GOT DREAMS   (Studiottanta Fortuna Records 2008)

Questo nuovo CD dei Mandolin’ Brothers esprime, già dal titolo, una dichiarazione d’intenti: arrivati alla soglia dei trent’anni
di attività, crediamo ancora fermamente in quello che facciamo e riusciamo ancora, nonostante le inevitabili difficoltà, ad avere dei sogni
ed a proporre la nostra personale idea di roots rock music.
"Still Got Dreams" è il risultato di un lavoro corale e di insieme, dove non sono state messe in luce le singole personalità dei componenti,
ma tuttala band ha lavorato unitamente per il risultato finale. I brani, tutti originali ed inediti, sono anche un omaggio ed un tributo alla musica che abbiamo ascoltato ed amato.
Importantissima è stata la partecipazione di Massimo Visentin (collaboratore di Paolo Conte) nelle vesti di fonico e produttore. Ha creduto nel nostro
lavoro e si è inserito perfettamente, cercando i suoni e le atmosfere giuste, suggerendoci arrangiamenti e soluzioni che difficilmente avremmo pensato.
Si è dimostrato disponibile ed insostituibile, a tutti gli effetti il settimo elemento del gruppo.




Quando si preparano le note per il booklet che accompagna un lavoro discografico si è tentati a scrivere tutto, che strumenti hai usato,
dove sei andato a mangiare, che maglietta indossavi ecc ecc . . . ma per ragioni di spazio non si può, pertanto ho pensato di riportarein questa pagina
le mie note personali riferite ad ogni singolo brano.

Strumentazione:
I miei colleghi di gruppo, come al solito, sono stati pratici ed ed essenziali:
Bruno ha suonato prevalentemente con la stessa strat style con corde "vintage"(con pickup Chandler lipstick) e con il fender Blues Deluxe
che per anni ha utilizzato dal vivo (ora usa una Tele della serie "paolocaster" :)    ), Yamaha pacifica 12 corde, Jazz bass ’66
(quello "storico"di Elio);
per i brani acustici una Martin D35 e un mandolino elettrificato Oregon prestato da Vera (Il mandolino Ovation di Bruno era nelle mani
di Franco Ragusano per essere restaurato dopo essersi "schiantato" in concerto).
Jimmy: valigetta piena di armoniche Honher e Lee Oskar (Tombo). . . acustiche Gibson J45 e Guild F4CE, microfoni per l’armonica Shure green bullet
e Geloso "fanale dabicicletta" entrambi del primo dopoguerra, ampli Fender blues junior.
Daniele: batteria Pearl (la stessa che usa dal vivo), 2 rullanti Pearl (uno in legno ed uno in metallo) e rullante Yamaha (in legno), percussioni ed chincaglieria varia
Makka: oltre alle sue solite tastiere (Yahmaha, Korg, fisa della quale non ricordo il nome) il piano a coda Stenway & Sons dello studio e Leslie Hammond in prestito;
Joe: con Joe condivido la passione per lo strumento, per la ricerca del timbro e del particolare !
Non abbiamo usato amplificatori per basso ma utilizzato la "diretta" nel mixer con un preamp della Sans Amp. Bassi: Jazz del ’65 e del 71,
Precision del ’73, Jazz Fretless ’06, Yamaha 5 corde nero , contrabbasso mod. "Roccabilli Cina". (ma Jimmy ed io stiamo aspettando che si
presenti con un Hofner 500/1 "violin bass" o con un Rickenbaker 4001 :)     )

Per quanto mi riguarda questo è stato un Cd "in prestito" nel senso che, pur non mancandomi la strumentazione, mi sono fatto prestare dagli amici
tutto quell equipaggiamento che mi serviva per ottenere determinate sonorità.
Mi sono sbizzarrito e divertito un sacco a sperimentare, spesso incoraggiato da Massimo Visentin, nuovi suoni, microfonazioni e soluzioni assolutamente "non canoniche"
. . . come per esempio la chitarra in fingerpicking che accompagna tutta "Nothing you can do".
Molte tracce che abbiamo registrato sono state poi scartate in sede di editing e mixaggio a favore dell’economia dei brani. Ed in questo Massimo, con la sua
professionalità ed esperienza si è dimostrato insostituibile ed indispensabile. Un esempio: per "man on the bench" sono state incise almeno
6 piste di chitarra elettrica ritmica, tutte diverse l’una dall’altra, .. . ne sono rimaste due, quelle piùscarne ed essenziali.
Ed ancora… su "Scarlet" c’era una chitarra elettrica arpeggiata con il tremolo dell’ampli . . . moooolto sixties; purtroppo, come frequenze andava
a "cozzare" con le tastiere e rendeva il pezzo confuso….pertanto via! Se avete un impianto abbastanza potente potete sentirne il "rientro"
(quasi una ghost track) dai microfoni della batteria . . . anche perchè abbiamo registrato tutte le basi dei brani "elettrici" come si faceva un tempo:
chitarra, basso e batteria insieme nella stessa stanza (con la voce guida in regia) per avere il feeling della esecuzione "live".


Ma veniamo alla strumentazione che ho utilizzato.

Ampli:
Ero alla ricerca di suoni "particolari" e pertanto ho utilizzato per il 90% dei brani elettrici un vecchio ampli Gibson Falcon GA15
(con due 6V6 e cono da 12" Jensen), restaurato anni fa da R.Pistolesi e prestatomi da Pierantonio ( Grazie ancora !!!  :)   .
Potenza ridotta, possibilità di utilizzarlo al massimo delle sue possibilità ed un tremolo eccezionale…peccato, causa la ridotta pressione sonora
di cui dispone, non possa essere utilizzato dal vivo con la formazione elettrica di 6 elementi.
Per un paio di assoli (Long time ago e I’m ready) ho utilizzato un vecchio Wem ER15 ( testata con due EL 84 e cassa 1x12), caratterizzato dalla timbrica
grintosa molto "british". Anche in questo caso la potenza è ridotta (12/15 watt) ma il timbro è tale che "buca" il mix anche
in situazioni live. Unico neo…scalda un po’…dopo un’oretta a suonare belli allegri ci si può preparare un uovo al tegame.

Effetti
Non sono amante dei suoni effettati ma per tutte le registrazioni ho usato il preamplificatore valvolare costruitomi da Roberto Pistolesi il Mojo Drive,
utilizzandolo sulla modalità di preamplificazione "pulita" per dare corpo al suono.
Per i crunch ho semplicemente utilizzato gli ampli al massimo del volume.
Per i suoni piùo meno distorti ho usato un Orlando Soul Drive o un Fulltone Full drive Wha Wha cry bay (replica Ernie Ball).

Chitarre
Su quasi tutti i brani "elettrici" ho utilizzato, per le basi, una Gretsch 6120 DSW western style (con un pick up Dynasonic ed un T.V. Jones avvolto
a mano dal sig. Jones in persona !!!) gentilmente messa a disposizione per parecchi mesi da Sergio (Grazie !!!!), purtroppo alcune di queste "piste"
sono state sacrificate per l’economia delle canzoni e per evitare che frequenze simili andassero a cozzare tra di loro.
Per la gran parte delle registrazioni ho impiegato una strat style assemblata da me e composta al tempo della registrazione da: Corpo della mia prima Spacecaster
regalatomi da Marco Caroti, pickup Voodoo, manico Warmoth.
Il solo di Long time ago è stato eseguito su di una Les Paul Junior (Thanks Rob !!!!!) dentro il Wem. In effetti avevo pensato di utilizzare
il Marshall plexi super Lead con due casse presente nello studio . . . ma purtroppo non si accendeva (avrei provato il brivido di 100watt a palla . . .
il suono di Leslie West !)
Strat "home made", una delle tante "paolocaster" frutto dei miei assemblaggi, dentro un Pevey classic 30 per la slide di "Carton Box"
Danelectro U2 per tutte le altre slide. Chitarra economicissima (masonite e multistrato) che suona sorprendentemente bene se settata per lo slide.

Alcune doverose note:
Carton Box: La parte di chitarra slide del demo registrato nello studio di Giacomo Lampugnani, pur essendo totalmente improvvisato e "buono alla prima" era caratterizzata da un feeling particolare che non sono più riuscito a ritrovare anche provando a riprodurlo nota per nota
(è la magia del "qui e ora"). Fortunatamente, grazie alla esperienza di Giacomo, anche se avevamo suonato tutti insieme in una situazione
"live", il mio ampli in quell’occasione era stato microfonato in una stanza separata, pertanto la mia "traccia" poteva essere isolata
dagli altri strumenti. Quindi abbiamo deciso di utilizzare quella parte di chitarra e ricostruire attorno ad essa tutto il brano.
Wild coloured eyes: il "cameo" strumentale di Bruno, che chiude la sezione acustica della parte centrale del cd, in origine era una mini suite
di quasi sei minuti con la presenza di altri strumenti. E’ in casi come questo che il lavoro del produttore esperto e coinvolto emotivamente è
utilissimo e insostituibile. Massimo ha consigliato dei tagli drastici, di movimenti e di strumentazione al fine di alleggerirne la struttura e rendere il brano
piùarioso e libero. Chi suona sa quanto è difficile rinunciare, anche in parte, a qualcosa che si è composto e sul quale si è lavorato
tanto, Bruno è stato bravissimo a comporlo e a eseguirlo e altrettanto bravo ad accettarne la versione ridotta . . . ma estremamente efficace.
La chitarra slide sul finale è nata per caso, nel periodo di ferragosto eravamo in studio io e jimmy per delle mie parti di chitarra e Massimo ci fece
sentire l’ultima versione di "wild coloured" appena ultimata da Bruno e da Makka. Io azzardai un "ci starebbe bene una slide sul finale",
e Max :"facciamola, se non funziona non la utilizziamo !". Quel giorno avevo con me solo un paio di elettriche e in angolo del magazzino c’era
la vecchissima acustica Yamaha FG180 caratterizzata da una action "da acrobati", altissima ma perfetta per lo slide, e da corde preistoriche modello
"ma l’hai fatto il richiamo dell’antitetanica ?". Pochi minuti per pulire un po’ le corde con l’alcool denaturato e accordare in open tuning,
e la chitarra era pronta per registrare. Come potete sentire la parte è stata tenuta.

Foto interne: ci siamo dimenticati di accreditare l’autore della foto interna del libretto ! Intendo quella di tutta la band fuori da un bar:
E’ stata scattata a Fort Lauderale, nel gennaio ’07, dal nostro amico e talentuoso cantautore Dado Bargioni, che ci ha accompagnato nella
avventura americana. Grazie Dado e perdonaci la dimenticanza !

Copertina: tanto è stato facile ideare e realizzare la copertina del primo cd, tanto è stato difficile trovare un accordo per questa.
Dopo aver vagliato svariate idee proposte da tutti i membri della band (una è stata inserita come foto nel libretto, è quella della baracca in legno
con gli ampli ) abbiamo deciso di rivolgersi ad un professionista del settore: Cristiano "Bat" Battaggi che oltre ad essere un bravissimo grafico
(Cosmic Fruit Artwork & design) è anche cantante e chitarrista dei "The Legendary Kid Combo". Bat è stato oltremodo paziente e disponibile, ci ha proposto una serie incredibile di bozzetti e di progetti e ci ha creato una copertina inconfondibile
e a mio parere grandiosa ! Grazie Mille !!!!!

Ecco, finalmente, l’elenco di "chi ha suonato cosa e dove".

STILL GOT DREAMS
JIMMY: voce, chit. acustica (gibson J45)
PAOLO : chit. el. (strat)
BRUNO: chit. El. 12 corde (Yamaha)
RIKY: hammond, cori
JOE : fender jazz 71
DAN: batteria e tamburello

SAIGON
JIMMY: voce, chit. acustica (gibson)
PAOLO : chit. slide el. (danelectro U2)
BRUNO: chit. acustica (martin D35)
RIKKI: stenway grand piano
JOE : fender jazz 71
DAN: batteria e china

WENT TO SEE THE POET
JIMMY: voce, chit. acustica (gibson)- armonica
PAOLO : chit. el. (Gretsch 6120)
BRUNO: chit. Acustica (solo ) (martin D35)
RIKKI: fisarmonica
JOE : fender precision 73
DAN: batteria

CARTON BOX
JIMMY: voce
PAOLO : chit. slide el. ( homemade strat e peavey classic 30)
BRUNO: chit. acustica 12 corde (Fylde)
RIKKI: fisarmonica
JOE : fender jazz 71
DAN: batteria (pearl), percussioni

MAN ON THE BENCH
JIMMY: voce
PAOLO : chit. el. (Gretsch 6120 e tele ’69 per le ritmiche , strat ’65 per il solo)
RIKKI: hammond, stenway grand piano, cori
JOE : fender jazz 65
DAN: batteria (pearl),

NOTHING YOU CAN DO
JIMMY: voce, chit. acustica (gibson)- armonica
PAOLO : fingerpicking chit. semi elettrica ??? : ( è un segreto, non ve lo posso svelare, l’ho promesso a Massimo)
BRUNO: mandolino
RIKKI: organo elettrico
JOE : contrabbasso
DAN: batteria

INSANE
JIMMY: voce
Special Guest: MARCO "ROVO" ROVINO , chit. acustica (gibson J45), voce
RIKKI: voce

FADED PHOTOS
JIMMY: voce
Special Guest: MAURIZIO "MICIO" FASSINO , chit. acustica (Guild D5)
Special Guest: STEFANO "STE"CATTANEO, fisarmonica
PAOLO : chit. ac (gibson J200)
JOE : contrabbasso

WILD COLOURED EYES
BRUNO: chit. acustica (martin D35)
RIKKI: stenway grand piano
PAOLO : chit. ac. Slide ("antica" yamaha FG 180  :)

LONG TIME AGO
JIMMY: voce
PAOLO : chit. el. (Gretsch, Strato e Leslie Hammond per le ritmiche, Les Paul Jr.e Wem per il solo)
Special Guest: ISHA, tampura
BRUNO: mandolino elettrico (Oregon)
RIKKI: hammond,
JOE : Yamaha bb 415
DAN: batteria (pearl)

SCARLET
JIMMY: voce, chit. ac. (Gibson J45), armonica
PAOLO : chit. el. (Gretsch 6120 Western)
BRUNO: mandolino (Oregon)
RIKKI: hammond
JOE : fender precision 73
DAN: batteria (Pearl)

THE PROMISE
RIKKI: Voce, chit. ac. (Gibson J45)
PAOLO : chit. slide el. (danelectro U2)
BRUNO: chit. el. (strat with lipsick pickup)
JOE : squier jazz fretless
DAN: batteria (Pearl)

A SONG FOR YOU
JIMMY: voce
PAOLO : chit. el. (strat)
BRUNO: chit. el. (12 corde Yamaha - solo con strat with lipsick pickup)
RIKKI: stenway grand piano, hammond
JOE : fender jazz 71
DAN: batteria (Pearl)

MIDNITE PLANE
JIMMY: voce, armonica elettrificata
PAOLO :National slide (Triolian)
JOE :contrabbasso
DAN: percussioni

I’M READY
JIMMY: voce
Special Guest: MICHELE VITTORI New Orleans marchin’ snare drum & washboard
PAOLO : chit. slide el. (danelectro U2), chit. el. ritmiche e wha wha solo (’65 strat e Wem)
BRUNO: : chit. el. (solo con strat with lipsick pickup)
RIKKI: hammond & piano
JOE : fender jazz 65
DAN: batteria (Pearl)